Chi scrive poesie e racconti cerca le luci che si spostano, gli sfavillii, i riflessi: mentre ascolta con attenzione sempre maggiore un suono sullo sfondo, la grande o minima musica tragica delle cose perdute. Se la coltiviamo intensamente la letteratura ci dà questo privilegio: “ le cose perdute diventano sempre più dolci”.
Via via che ci smarriamo, manchiamo, rinunciamo, siamo sconfitti, troviamo intorno a noi, come un regalo o un tesoro che appartiene soltanto a noi, una dolcezza sempre più profonda che invade le nostre anime
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